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Il I° maggio energia gratis

| Gualtiero Walter Bellomo | News
Il I° maggio energia gratis

Il I° Maggio dalle 11 alle 17, grazie alle rinnovabili, l’energia elettrica avrà un costo pari a 0.
Parliamo del Prezzo Unico Nazionale (Pun), cioè il valore di riferimento con cui produttori e operatori si scambiano energia sulla borsa elettrica. 
Un valore che può toccare lo zero mai successo tranne durante il lockdown del 2020 ma sempre per brevi intervalli, ora stiamo parlando di ben 6 ore di energia gratis.
Il crollo dei prezzi è stato anticipato dalle contrattazioni sul mercato del giorno prima, gestito dal Gestore dei mercati energetici (Gme), che ogni giorno determina l’equilibrio tra domanda e offerta. 
E proprio quell’equilibrio il I° maggio è stato insolito: domanda bassa, tipica di un giorno festivo, e offerta abbondante da fonti rinnovabili.
Dietro questo prezzo simbolico si cela, infatti, un dato tecnico preciso: il I° maggio l’Italia ha coperto gran parte dei propri consumi con la sola produzione eolica e solare. 
Con una domanda di picco stimata intorno ai 22 gigawatt contro gli oltre 50 gigawatt potenziali tra fotovoltaico ed eolico installati.
Quando l’energia generata da fonti a costo marginale quasi nullo – come sole e vento – è sufficiente a soddisfare la domanda, non serve ricorrere alle centrali a gas, solitamente più costose ed il prezzo di scambio scende al minimo possibile.
Ma questo ha un valore altissimo per le tasche di tutti noi consumatori ma soprattutto per l’ambiente.
SI COMINCIANO A VEDERE GLI EFFETTI POSITIVI DELLE BATTAGLIE AMBIENTALISTE MA LA BATTAGLIA DEVE CONTINUARE FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI CHE L’ITALIA SI E’ DATA NELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Da quanto detto si desume che si cominciano a vedere i primi risultati delle aspre battaglie ambientaliste contro i cambiamenti climatici.
Nonostante l’opposizione ideologica e francamente arretrata di Comuni, Regioni, Soprintendenze, Ministero della Cultura ed autoproclamati comitati in difesa del territorio che, obnubilati dall’effetto NIMBY (Never in My Back Yard), si oppongono a qualunque realizzazione di centrali elettriche da fonti rinnovabili (FER), l’Italia, grazie anche alle norme varate dal Governo Draghi (chiediamo al governo Meloni ed in particolare al Ministro Pichetto Fratin maggiore coraggio), sta recuperando il terreno perduto e si sta, lentamente, incamminando verso una vera Rivoluzione Verde.
A Maggio dell’anno scorso la domanda di elettricità è stata soddisfatta per il 52% da FER, la produzione da fonti fossili si è fortemente ridotta e addirittura le centrali a carbone sono rimaste ferme per tutto il mese, con magno gaudio della lotta ai cambiamenti climatici, vera battaglia ambientalista degli anni 2.000.
Quest’anno Maggio si conferma mese in cui avviene il sorpasso della produzione di energia da fonti FER sulle fonti fossili ed addirittura, sia pure per poche ore, questa copre l’intera domanda di energia. 
Sono risultati sono il frutto delle autorizzazioni date durante il Governo Draghi, mentre il Governo Meloni in questo senso è molto più lento e spesso contraddittorio.
L’attività del Consiglio dei Ministri in relazione all’approvazione dei progetti di produzione di energia elettrica da FER aveva avuto un fortissimo impulso durante il governo Draghi ma con il governo Meloni ha subito un rallentamento tanto significativo quanto ingiustificato.
La Commissione CTVIA – PNRR/PNIEC viaggia a ritmi ridotti con personale inferiore alle necessità, con commissari che si dimettono perché non pagati per un anno, difficilmente sostituibili, con calendari e programmazione che vengono puntualmente disattesi.
Certo non è che i governi locali di centro sinistra brillano nella lotta ai cambiamenti climatici, anzi spesso diventano i peggiori nemici dell’economia verde e risultano decisamente devastanti.
L’esempio più eclatante di ottusità e mancanza di lungimiranza è il governo Tolde della Regione Sardegna che gli unici scellerati atti che ha compiuto, per di più vantandosene, sono quelli insensati contro le FER e nulla ha fatto contro le centrali a carbone che ammorbano l’aria, purtroppo, non solo della Sardegna.
Svegliatevi Governatori, Sindaci, Comitati, la Rivoluzione Verde non potrà che avanzare perché il progresso tecnologico, soprattutto l’Intelligenza Artificiale, farà esplodere la domanda di energia e non si potrà, come sperate, produrla con le centrali a carbone e gas!!!
Le Rivoluzioni, quando frutto di esigenze della società giuste e che non possono essere negate, si avverano sempre, allora si devono governare se no vince l’anarchia e tutti i buoni propositi di tutela dell’ambiente e del paesaggio, che ambientalisti come il sottoscritto portano avanti da troppi decenni, verranno travolti dagli affaristi ed allora nessun paesaggio, nessuna specie di avifauna protetta, nessun chirottero, si salverà!!!
Oggi è il momento di imporre la realizzazione di impianti da FER ma questi devono essere ubicati in siti idonei, con le necessarie misure di mitigazione a protezione delle specie protette, trovando layout che minimizzano gli impatti sul paesaggio (certamente esistenti).